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Caldaia Hermann/Saunier Themafast Condens CS collegata con bus digitale con tre zone

Un saluto a tutti, 

come promesso sono qui a descrivervi il funzionamento della mia caldaia dopo il collegamento del kit di estensione Tado, passando da on/off-relè a modulato e digitale tramite ebus e sperando possa essere utile a qualcun altro viste le scarse informazioni trovate al riguardo.

Ho una caldaia Hermann/Saunier Themafast Condens 30 CS/1, modulante 1:9 (min. 3,6 kW in riscaldamento) e tre zone da riscaldare: giorno, con tre termosifoni – camere, con tre termosifoni – bagni con due termosifoni, per un totale di circa 100 mq. di appartamento. I termosifoni sono in acciaio e non sono valvolati.

Le zone sono gestite da tre termostati intelligenti cablati Tado che comandano le valvole di apertura.

Prima la caldaia operava in modalità on/off - relè seguendo principalmente le indicazioni della temperatura di ritorno dell’acqua di riscaldamento e delle indicazioni dei termostati Tado. In realtà i termostati erano pressoché ignorati a parte la richiesta di calore. La potenza (una, due, tre tacche oppure 6, 17, 38, 81 %) non veniva letta direttamente. Cieca. Questo comportava tempi più lunghi per adeguare il riscaldamento alla effettiva richiesta e con escursioni e differenze di anche un grado e mezzo. La caldaia di suo riusciva lo stesso a modulare, discretamente bene ma con on/off molteplici. Vi allego, se riesco, i diagrammi di assorbimento di corrente e relativo funzionamento della caldaia prima di aggiungere il kit di estensione (radioricevitore) in una giornata tipo.

Poi ho aggiunto il radioricevitore Tado. 

L’installazione è stata semplice, per me. Basta seguire le indicazioni del manuale della caldaia e dell’app Tado. Prima di iniziare ricordarsi di portare al massimo la temperatura di mandata riscaldamento e dell’ACS e impostare la pompa su confort. Ovviamente RACCOMANDO DI TOGLIERE COMPLETAMENTE LA CORRENTE E VERIFICARNE CON UN CERCAFASE L’EVENTUALE PRESENZA RESIDUA DOPO TRE MINUTI DALLO SPEGNIMENTO. Sconsiglio l’operazione a chi non ha le necessarie conoscenze e di affidarsi a installatori qualificati. 

 Il ricevitore è collegato direttamente alla caldaia tramite un cavo al morsetto bus -/+ in modalità digitale. Il morsetto RT24 vicino viene scollegato e ponticellato. Questo permette la modulazione non cieca della caldaia. Il ricevitore dialoga con il Bridge che poi trasmette il segnale ai tre termostati intelligenti cablati. Questi danno il comando di apertura e chiusura alle relative valvole. 

I termostati si sono configurati automaticamente con le nuove impostazioni. R01-HC01-HW sì-EK sì- D07. Comunque è sempre meglio controllare.

Tutto funziona perfettamente, non ho perdite di segnale, ho la modulazione, ho le tre zone come volevo e ovviamente ora ho anche il controllo dell’acqua calda dall’app così una volta alla settimana imposto per un’ora una temperatura di 60 gradi per prevenire la legionella. 

Le temperature di mandata del riscaldamento durante la giornata sono mediamente tra i 30 e i 45 gradi. Sull'app ovviamente ho selezionato termosifoni e non riscaldamento a pavimento.  

Sto cercando di quantificare i consumi di metano che mi sembrano calati di un 20 per cento, ma è un dato che necessita di più tempo per essere verificato (almeno un mese e con temperature esterne più basse).

Unica pecca un aumento dei consumi di corrente di un trenta per cento. Prima consumava in media 0.90 kW al giorno ora 1.30 kW. Vabbè, 12 kW in più di media al mese.

Vi allego il diagramma di assorbimento di corrente e relativo funzionamento DOPO aver aggiunto il radioricevitore Tado.

Avere le singole valvole termostatiche sui termosifoni per me non aveva senso per vari motivi:

1) economico (costo dell’acquisto per 8 termosifoni che attualmente NON sono valvolati)

2) precisione della temperatura delle teste termostatiche vicino ai termosifoni

3) scaricamento pile e problemi di connessione segnale

4) blocchi dei pistoncini per calcare

5) rumori vari

6) ma soprattutto resa termica di un singolo termosifone.

E qui apro una parentesi da profano per spiegare l’ultimo punto. Correggetemi se sbaglio

La mia caldaia ha un resa minima di 3,6 kW con modulazione 1:9 che non è neanche male ma non sufficiente per riscaldare un singolo termosifone con una buona resa termica (mediamente il dimensionamento è tra gli 1-1,5 kW). Se il termosifone richiede calore, la caldaia scalda l’acqua di mandata ma non riesce a generare un differenziale di almeno 10 – 15 gradi con l’acqua di ritorno. I termosifoni sono troppo piccoli per permettere un adeguato scambio termico e le differenze di temperatura tra mandata e ritorno sono di uno due gradi e la caldaia o aumenta la fiamma per gestire la richiesta o prolunga l’accensione con molteplici on/off e con relativo spreco di energia e anche blocchi di funzionamento. Forse e per questo che dicono di tenere un termosifone aperto. Con questa tipologia di caldaie forse, nella maggior parte dei casi e in piccoli appartamenti come il mio, non ha nemmeno senso dividere in zone o addirittura in microzone ma tenere sempre acceso o con sbalzi di temperatura minimi. In questo modo si fa andare le caldaie a condensazione con mandate di 30-40 gradi e consumi veramente contenuti. Ma per fare questo sono richiesti almeno due tre termosifoni funzionanti per avere un accettabile scambio termico. Ma qui si apre un mondo...non una parentesi.

Commenti

  • Ciao @Fra68, grazie e complimenti per la descrizione dell'installazione con analisi esaustiva del funzionamento.

    Finalmente ho installato anch'io il Radioricevitore sulla Themafast e volevo chiederti se anche tu hai riscontrato l'anomalia sulla temperatura dell'acqua sanitaria, che se impostata su OFF dall'app, passa a 55 gradi sulla caldaia? Rendendo di fatto inutile la funzione Away…

  • Ciao simastro, sí in effetti è così...
    Io l'acqua sanitaria la lascio sempre a temperatura più o meno costante. L'away non lo utilizzo sull'acs. Infatti nelle impostazioni dell'acqua ho proprio disabilitato tale funzione.
  • @Fra68 immaginavo... peccato perché tale funzione (Away) sarebbe utile soprattutto in estate, quando la caldaia è utilizzata appunto solamente per l'acqua sanitaria. 🤷🏼‍♂️
  • @simastro sì è vero.
    Considera però che i consumi di metano in kWh al giorno per il mantenimento della temperatura dell'acs sono veramente bassi (li puoi seguire nelle impostazioni della caldaia). Se non apro rubinetti, nell'arco di UN GIORNO, qui al nord in questo periodo, consumo sui 0,4 kWh (impostata a 43 gradi).
    Un metro cubo di metano equivale a 9,6 kWh...
    Non ne sono sicuro, ma probabilmente se tu facessi raffreddare troppo l'acqua con un ipotetico away funzionante, al ritorno, quando la caldaia comincia a riscaldare l'acs, lavorerebbe al massimo vanificando il recupero energetico di un funzionamento con condensazione a bassa temperatura e consumeresti di più.